Il Patrimonio
La storia secolare del Ritiro San Pellegrino è testimoniata dal patrimonio storico-artistico che ancora rimane di sua proprietà.
Il nucleo principale è composto dalla quadreria, comprendente circa 140 tele, oltre ad alcuni disegni e sculture, tutti databili tra il XVI e il XIX secolo. Rimane inoltre l’archivio storico, che conserva i documenti dell’ente dalla fondazione, avvenuta nel 1840.
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VV., L’arte del Settecento emiliano. Architettura, Scenografia, Pittura di paesaggio, Bologna, Alfa, 1979 (catalogo della mostra), p.
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Bologna 1584: Gli esordi dei Carracci e gli affreschi di Palazzo Fava, saggio introduttivo di Andrea Emiliani; con scritti di Luigi Spezzaferro e altri, Bologna, Nuova Alfa Editoriale, 1984 (catalogo della mostra), p.
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Maria Teresa Cantaro, Lavinia Fontana bolognese: pittora singolare, 1552-1614, Milano, Jandi Sapi, 1989, p.
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Vera Fortunati (a cura di), Lavinia Fontana, 1552-1614, Milano, Electa, 1994 (catalogo della mostra), p.
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Alessandro Magnasco (1667-1749), Milano, Electa, 1996 (catalogo della mostra), p.
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Daniele Benati e Lucia Peruzzi (a cura di), La natura morta in Emilia e in Romagna: pittori, centri di produzione e collezionismo fra 17. e 18. secolo, Milano, Skira, 2000, p.
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Mazza Angelo (a cura di), Il “Cristo morto” di Filippo da Verona pittore itinerante, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, 2007, pp. 74-76.









